Partiamo dal presupposto che è già particolarmente complesso combattere incendi provocati dalle batterie al litio, aggiungiamoci poi che la gestione dell’emergenza viene ulteriormente complicata dalle sostanze tossiche rilasciate dalla combustione di questi elementi.
Durante l’incendio di una batteria infatti si liberano gas che possono comportare sia il rischio di esplosione, sia il pericolo di morte qualora venissero inalati; il che significa che i primi soccorritori potrebbero non essere consapevoli di essere esposti al rischio di respirare gas nocivi, tra cui: monossido di carbonio, metano, acido cianidrico, acido fluoridrico e acido cloridrico.
Inoltre i gas rilasciati durante la combustione delle batterie agli ioni di litio si propagano al suolo anziché a soffitto, rendendo impraticabili le normali prassi di emergenza, come quella tradizionale di procedere carponi per respirare l’aria a pavimento; la migliore linea d’azione in questi casi è evacuare l’area e lasciare la gestione dell’incendio ai Vigili del Fuoco, assicurandosi comunque che questi rischi siano adeguatamente comunicati preventivamente a tutti i lavoratori.
Purtroppo il Codice di Prevenzione Incendi non prevede particolari accorgimenti in presenza di un rischio da incendio di batterie al litio, seppur venga sempre considerato un aggravio del rischio (vedasi ad esempio l’ultima pubblicazione dell’INAIL relativa all’applicazione della RTV nelle autorimesse), e non prescrive un adeguato equipaggiamento di protezione dal calore e per le vie respiratorie da mettere a disposizione degli addetti antincendio aziendali, i quali sarebbero particolarmente a rischio nel caso cercassero di intervenire con i mezzi di estinzione appositi. I sintomi di una eventuale intossicazione potrebbero manifestarsi anche dopo settimane o addirittura mesi dall’esposizione e questo renderebbe piuttosto complicato mettere in relazione la causa con l’effetto.
È bene ricordare che il D. Lgs. 81/08 prescrive di valutare tutti i rischi presenti negli ambienti di lavoro al fine di provvedere a definire le opportune misure di prevenzione e protezione, per questo, anche se non espressamente previste dalle normative antincendio, è di fatto obbligatorio dotare la squadra antincendio aziendale non solo di mezzi di estinzione in grado di arrestare in modo affidabile la propagazione del fuoco (causata da fughe termiche) e di ridurre significativamente la propagazione di gas tossici, ma anche di adeguati DPI sia per la protezione dal calore, sia per la protezione delle vie respiratorie.