Sono proprio di questi ultimi giorni nuove segnalazioni che portano alla luce che la frode perpetrata nelle manutenzioni estintori è lontana dall’essersi esaurita. Riportiamo qui i link, sia al servizio di Striscia La Notizia (clicca qui) sia all’articolo de Il Gazzettino (clicca qui), edizione di Udine, e il Piccolo (clicca qui) dove vengono mostrate le immagini della truffa ai danni di aziende che per legge sono obbligate ad avere disponibili estintori, che dovrebbero essere efficienti e capaci di spegnere i principi di incendio.
Come avete potuto vedere e leggere, le aziende in questione, hanno venduto un servizio mai reso. Moreno Morello, che ha il grande merito di aver portato alla luce la truffa, non essendo un esperto del settore, ha riportato alcune imprecisioni (che andiamo di seguito a rettificare) nel suo servizio di Striscia La Notizia:
La norma uni 9994-1:2013 è molto precisa in termini di manutenzione estintori e ricarica estintori, normativa orientata a garantire la massima sicurezza ed efficienza possibile dello strumento. Nel caso verificatosi nella nostra Regione, i responsabili dell’azienda, in seguito all’intervento degli Agenti della Guardia di Finanza, sono stati denunciati per frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata ed omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
Non è semplice per il cliente tutelarsi da questo tipo di truffa ai suoi danni. Certamente è possibile per l’utente controllare il cartellino esterno, ma risulta difficile controllare la marcatura interna, così come l’efficienza degli estintori. Purtroppo il cliente se ne accorgerà solamente nella sventurata evenienza in cui dovrà fronteggiare un principio di incendio. E la scoperta dell’inefficienza dei suoi estintori, non sarà certo piacevole, così come non lo è sapere di aver pagato per un servizio non eseguito.
Di questi aspetti ne avevamo già parlato 3 anni fa al primo BarCamp4Safety a Firenze ed avevamo scritto un articolo che era poi stato pubblicato sulla rubrica “Prevenzione Incendi” del periodico di AiFOS “Il Giornale dei Coordinatori”.
Inoltre in una recente videoconferenza avevamo dato delle indicazioni precise su come qualificare le imprese che erogano i servizi antincendio in base alla Norma UNI CEI EN 16763:2017 fornendo anche un esempio pratico di come valutare un preventivo utilizzando un caso reale.
Per superare queste difficoltà di controllo, come sanno tutti i nostri clienti, siamo stati i primi nella nostra Regione ad aderire al progetto Controlla chi ti controlla di ICIM, Ente che tra le varie cose, si occupa di verificare (come nel servizio di Striscia spiegano essere un controllo efficace) la congruità tra: fatture emesse al cliente per le revisioni, l’acquisto di nuovi estinguenti e gli smaltimenti tramite il formulario rifiuti ed il rispettivo registro di carico scarico. Nella pagina Manutenzione del nostro sito spieghiamo nel dettaglio tutto il programma e perché con noi, ogni cliente è completamente sicuro.
In FirEst teniamo molto a fornire un servizio di qualità, che sia soprattutto veramente sicuro: da tempo nella nostra gestione interna alleghiamo alle copie delle fatture la documentazione che certifica il tipo di polvere utilizzata (MAP40, MAP50 o MAP90), la quantità, il numero di lotto, la quantità di polvere smaltita ed il nominativo del Tecnico che ha eseguito l’operazione, in modo da poter risalire in qualsiasi momento a tutte le informazioni necessarie per garantirvi la corretta esecuzione del lavoro svolto.
Articolo liberamente tratto da: SicurNet Milano